Lo spazio sconosciuto tra fine e nuovo inizio nello spettacolo di danza al Florian di Pescara

chiara-caimmi-e-anna-basti-1

La quinta edizione di Artinvita sconfina dai borghi della Marrucina e per la prima volta fa tappa a Pescara. Martedì 10 alle 19:00 e mercoledì 11 maggio alle 20:45 il Festival internazionale degli Abruzzi è di scena nel capoluogo adriatico, grazie alla nuova collaborazione con Teatro Florian Espace. Nella struttura di via Valle Roveto è in programma lo spettacolo di danza “What is a fancy word for ending” di e con Anna Basti e Chiara Caimmi, con il supporto di Orbita/Spellbound e Alessio Troya in consolle.

“What is a fancy word for ending”, nato da un’idea di Chiara Caimmi, prende vita da un progetto che indaga il tema della fine e dello spazio sconosciuto tra la fine di qualcosa e un nuovo inizio. «Qualcosa che a noi è successo tantissime volte, ma nonostante ciò ogni fine ci coglie impreparate», spiegano le due artiste, «la fragilità, il fallimento e lo spaesamento sono condizioni che rimangono sepolte come un sottofondo sommerso nel rumore di mille nuovi inizi. Nel nostro mondo, in cui chiusa una porta si apre un portone, scegliamo invece di osservare e osservarci mentre la porta si chiude, usando lo spazio scenico come luogo di sperimentazione: cosa accade dopo una fine e prima di un nuovo inizio? Cerchiamo di fermare questo momento sospendendolo, portandolo all’estremo attraverso la reiterazione, ripercorrendolo attraverso il meccanismo del loop e del rewind, come uno studio scientifico per prove ed errori, in cui la cavia siamo noi».

Anna Basti e Chiara Caimmi, artiste residenti di Ostudio Roma, hanno iniziato a collaborare nel 2016, per il progetto di ricerca Relax nothing is under control, incentrato sugli effetti dei dispositivi di controllo sul nostro corpo, ospitato in residenza nel 2017 da Macao Milano, l’ex Asilo Filangieri Napoli e Carrozzerie Not Roma. Nel 2018 gli stessi temi vengono declinati nel progetto Unlock. Oggi si stanno dedicando al nuovo progetto what is a fancy word for ending, incentrato sul tema della fine e lo spazio liminale tra una fine ed un nuovo inizio. “What is a fancy word for ending” è stato progetto finalista del Premio PimOff per il teatro contemporaneo, dove ha ricevuto la menzione speciale del pubblico.

Dopo gli spettacoli di martedì e mercoledì a Pescara, Artinvita si conclude nel prossimo week-end. Venerdì 13 maggio, nell’auditorium Santa Maria da Piedi a Crecchio, alle 21:00 è in programma “La Classe” di Fabiana Iacozzilli, docupuppets con pupazzi e uomini. Domenica 15 maggio alle 17:30 il cinema Garden di Guardiagrele ospita  “Argentina/Balkan Cinema Express – Premio del cortometraggio argentino e balcanico”. I cortometraggi vengono proiettati anche sabato 14 maggio al cinema Zambra di Ortona alle 17:30. Inoltre fino a mercoledì 10 maggio, nella chiesa di San Rocco ad Arielli, è ancora possibile visitare l’installazione video “La memoria delle cose” di Simon Rouby e Michel Lauricella.

COMUNICATO STAMPA

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *