E’ atterrato a Pisa pochi minuti prima delle 23 il velivolo dell’aeronautica militare che ha riportato in patria le salme di tre delle sette studentesse italiane morte domenica scorsa in Catalogna nel bus che trasportava un gruppo di studenti Erasmus: Francesca Borrello, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza. Le tre salme a bordo di carri funebri proseguiranno poi rispettivamente per Genova, Torino e Roma. Ad accogliere i corpi delle giovani vittime c’era il ministro dell’Istruzione università e ricerca Stefania Giannini. Poco prima dell’atterraggio all’aeroporto ‘Arturo Dall’Oro’ erano arrivati alcuni familiari delle ragazze che hanno cortesemente chiesto a cronisti e fotografi di stare a distanza. All’aeroporto anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ed il prefetto Attilio Visconti ed un picchetto d’onore della 46/a brigata aerea dell’Aeronautica militare. Veglia per Lucrezia, ‘Ci insegnavi a volare’ – “Te, Lucrezia, ci hai sempre insegnato a volare, a guardare in alto”, “però… ora tu sei andata troppo in alto, e non riusciamo più a raggiungerti!”. Anche così le amiche hanno ricordato la grande energia di Lucrezia Borghi, morta in Spagna a 21 anni nell’incidente del pullman con studenti del programma Erasmus. Lo hanno fatto alla veglia organizzata, stasera, a Greve in Chianti (Firenze), la cittadina dove la ragazza abitava con la famiglia. Una folla composta, che a stento tratteneva il pianto e si faceva forza per controllare il dolore, si è radunata col parroco don Flavio Rossetti per pregare in ricordo di Lucrezia. Almeno in 300 hanno riempito la chiesa riversandosi pure nella piazza di fronte. Profonda la commozione. Tantissimi i giovani. La veglia è stata intervallata da brani di musica sacra. Al termine della preghiera, una per volta, le amiche hanno preso la parola. Lo hanno fatto le ragazze di Panzano, il paese vicino, quelle che come lei insegnavano catechismo e si dedicavano all’oratorio. Una ha ricordato così Lucrezia: “Eri sempre sorridente. Ma ieri sera siamo andati a letto col cuore in gola, che batteva forte perché non ci sei più. Solo il ricordo di come sei stata, ci risolleva. Ti penseremo sempre”. Un’altra ragazza, riportando un episodio, ha dato il senso della forza di Lucrezia. “Era lei che ci spronava sempre – ha raccontato – Ci faceva coraggio, ci diceva di portare avanti le nostre cose, i nostri progetti, i nostri sogni, di non fermarsi”. In chiesa c’erano le autorità, tra cui il sindaco Paolo Sottani. Sono partiti più applausi. Moltissimi i ventenni come lei. La conoscevano bene. C’è chi piange, e non vorrebbe, non tutti ce la fanno a bloccare le lacrime. Ci sono anche gli amici del fratellino, più piccolo, che ha 14 anni. La veglia sarebbe dovuta durare mezz’ora. Ma la gente di Greve non riusciva ad andare via, a lungo ha voluto ascoltare chi era Lucrezia, una di loro. Domani rientro ultime quattro salme – E’ previsto per domani il rientro delle ultime 4 salme delle ragazze italiane morte domenica nell’ incidente del bus Erasmus, hanno confermato oggi fonti informate. Ieri notte sono arrivati a Pisa con un aereo dell’aeronautica militare i corpi di Elena Saracino, Francesca Bonello e Elisa Scarascia Mugnozza. Per le altre quattro ragazze uccise nell’ incidente, Elena Maestrini, Elisa Valent, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo, il rimpatrio avverrà domani dopo il via libera del magistrato inquirente. Per loro le complesse formalità di riconoscimento non erano state ultimate ieri. Nell’aereo messo a disposizione dal governo italiano viaggeranno i familiari e due dei tre giovani italiani feriti nell’incidente ancora ricoverati in Catalogna. Per la modenese Laura Ferrari, 23 anni, studentessa di Giurisprudenza, ricoverata a Barcellona all’ospedale Santa Creu e San Pau, i tempi saranno più lunghi. La ragazza è la ferita italiana più grave. E’ stata operata alla testa ed è tuttora in coma farmacologico. Non può essere trasportata. “E’ ancora grave” ha confermato il padre. Rimane intanto ricoverato a Tortosa in condizioni ritenute critiche l’autista del bus. La sua deposizione è ritenuta cruciale per capire che cosa sia successo sull’autostrada Valencia-Barcellona domenica. L’uomo è indagato per omicidio colposo plurimo.
Foto e fonte Ansa