Il cuore dell’Europa è sotto attacco. Bruxelles, la città sede delle istituzioni europee e simbolo dell’Unione, è stata colpita questa mattina da diversi attentati di matrice terroristica. Alle otto in punto due violente esplosioni hanno distrutto una parte dell’aeroporto di Zaventem, uccidendo 15 persone e ferendone 136.Circa un’ora dopo, una terza esplosione è avvenuta alla stazione metro di Maelbeek, nel centro della città, causando venti morti e 55 feriti. Le azioni sono state rivendicate dal cosiddetto Stato islamico (Is), che ha minacciato nuove operazioni dello stesso tipo. Le misure di sicurezza sono state immediatamente rafforzate: il livello di allerta è massimo in tutta Europa.Appresa la notizia degli attentati, Papa Francesco ha espresso dolore e vicinanza alle famiglie delle vittime in un telegramma a firma del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, inviato all’arcivescovo di Malines-Bruxelles, Josef De Kesel. Il Papa «condanna nuovamente la cieca violenza che provoca tanta sofferenza, e chiedendo a Dio il dono della pace, invoca sulle famiglie messe alla prova e sui belgi la bontà delle Benedizioni divine» si legge nel testo. Anche i vescovi hanno espresso dolore e solidarietà per le vittime della violenza. È ancora difficile, per il momento, ricostruire l’esatta dinamica degli attentati. Il procuratore federale belga, Frederic Van Leeuw, ha definito le tre esplosioni «attacchi terroristici». Il premier belga, Charles Michel, ha rivolto un appello ai suoi concittadini chiedendo di mantenere la calma e di rimanere uniti, ma ha aggiunto anche che «l’allarme non è cessato». «Un giorno molto triste per l’Europa» ha commentato da Amman, in Giordania, l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini. «Con gli attacchi di Bruxelles è stata colpita tutta l’Europa» ha dichiarato il presidente francese, François Hollande.