FdI di Alatri risponde alle accuse del PD

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 La città di Alatri ha scelto questi Amministratori e lo hanno fatto consapevolmente, perché per troppo tempo ha subìto coloro che si sono succeduti negli anni precedenti. Gli attuali amministratori sono giovani e con un’esperienza sul campo non di lungo corso, ma certamente parliamo di uomini e donne oneste che non perseguono solamente fini personali.

Veniamo, però, al punto.

Se esiste un partito ‘umiliato’ quello è il Partito Democratico, che dopo 10 anni di lacunosa e poco trasparente amministrazione è stato sconfitto alle urne, messo al tappeto, prima ancora che il giudice di gara potesse tirari fuori il fazzoletto bianco. La sconfitta è stata sonora e indubitabile, non solo a livello comunale, ma anche, e soprattutto, a livello regionale e nazionale. Che dire, se ci fossero state le elezioni per il rinnovo dell’amministratore di condominio avrebbero perso anche quelle! È necessario, però, essere precisi e spiegare passo passo quale è l’effettivo funzionamento della macchina amministrativa, tenendo da conto le rimostranze che sono state sollevate.

Primo punto: per la riorganizzazione degli uffici si necessita di “qualche” atto amministrativo, non è sufficiente un semplice passaparola tra gli addetti ai lavori o, peggio, decisioni arbitrarie sulla base delle tessere di partito. Queste sono abitudini che appartengono al Pd non a Fdi. Nessuno al momento è turbato o “frustrato” da questa situazione, questo perché quando si lavora seriamente ed ognuno svolge il proprio compito, non si ha la necessità di guardare altrove, disseminando malcontento. Regna un clima di assoluta serenità. Ciò non si può affermare, invece, per coloro che sentono di non avere la coscienza a posto o che vivono la frustrazione e l’amarezza del “avrei potuto ma non ho voluto”. Le accuse ricevute in questi giorni sono chiaramente soltanto delle illazioni colpiscono soltanto chi è cosciente di non adempiere pienamente al proprio dovere.

Secondo argomento: Fratelli d’Italia ha ottenuto ciò che aveva rivendicato, in forza degli ottimi risultati elettorali conquistati e delle proprie risorse.

Terzo punto: non è nostra abitudine elemosinare alcunché. Non siamo degli accattoni e non scendiamo a compromessi per una poltrona in più. I valori che ci ispirano e la nostra forma mentis ci spingono verso altri tipi di azioni e di obiettivi. La nostra vera forza è il senso di responsabilità sotteso alle nostre attività ed iniziative. Rivendicare un ruolo in alcuni ambiti è stato un atto consapevole, perché siamo convinti che solo attraverso diligenza e abnegazione si possano guidare e migliorare settori importanti per la nostra Città. Il tempo è galantuomo e ci darà ragione, ne siamo certi. Entrando più nel dettaglio, è indispensabile chiarire due piccolissimi passaggi. Sì, perché, caro PD, la delega all’urbanistica non è per noi FdI di vitale importanza, ma come dovreste sapere bene, un partito non può avere Urbanistica e Lavori Pubblici nelle proprie mani.

Ciò che si è verificato nel nostro Comune, ossia una crisi politica, rientra nella normalità di un’amministrazione e si verifica puntualmente in tanti altri comuni d’Italia. È pur vero che la memoria a volte gioca brutti scherzi e, quindi, è bene e utile ripassare un po’ di storia: ricordiamo che durante l’amministrazione targata Partito Democratico sono stati cambiati due Assessori. Forse è sfuggito che esistevano diversi delegati e, forse, si è dimenticato che questi erano: Mario Belli (Affari Generali, Politiche del Lavoro, Gare ed Appalti), Elisabetta Cirillo (Progettazione ed Ufficio di Piano), Fausto Lisi (Decoro Urbano, Promozione e Sviluppo del Centro Storico), Romano Giansanti (Cimitero e Verde Pubblico), Carlo Fantini (Cultura, Turismo e Spettacolo), Antonio Scaccia (Attività di supporto alle politiche dell’integrazione e della disabilità), Massimiliano Rossi (Sport), Tomassina Raponi (Pari opportunità e politiche di Genere, Politiche per la formazione e l’aggiornamento del personale), Angelo Mastracco (Igiene e Sanità), Maurizio Maggi (Sviluppo Economico e Commercio, Polizia Municipale).

È opportuno anche tenere a mente che i Delegati sono persone con delle responsabilità importanti, indipendentemente dal peso della delega assegnatagli. Questi, per l’operato che svolgono al servizio della comunità, non percepiscono alcun tipo di rimborso e svolgono il proprio ruolo soltanto per la soddisfazione di amministrare e di fare politica sul campo.

Spiace sottolineare che, anche per quanto concerne la questione compensi, sia stato sprecato del tempo: tutti gli Assessori d’Italia percepiscono compensi amministrativi, pertanto, ci si chiede: dove risiederebbe lo scandalo? Durante il mandato piddino gli assessori svolgevano il proprio compito su base volontaria? Era stata costituita una fondazione? Le illazioni mosse in questi giorni sono ridicole e patetiche. Un consiglio spassionato: accettate la sconfitta! Anziché giudicare in maniera vuota e sterile, sarebbe di gran lunga più fruttuoso avanzare proposte serie e concrete per il miglioramento di Alatri, come sarebbe altrettanto auspicabile per un’opposizione degna di questo nome. Anzi, invitiamo caldamente a farlo: il nostro partito è sempre disponibile al confronto costruttivo. La crisi c’è stata, questo è un dato di fatto, ma le persone dotate di intelligenza hanno la capacità di sedersi ad un tavolo, dialogare e discutere anche in maniera accesa, ma sempre e comunque con lo scopo di ricercare soluzioni per andare avanti nel pieno rispetto dell’elettorato. Quando una squadra non funziona si cambia e si riparte con maggiore convinzione e ancor più stimoli. Il resto? Parole al vento.

FDI ALATRI

 

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